Aprile
2005
qualche osservazione:
La vista che si ha dall'aereo proveniente dall'europa
nei mesi successivi alla stagione delle piogge
e' quella di un Madagascar con una natura rinvigorita
, il verde ricopre le colline degli altopiani
e le foreste (..o meglio, quello che ne e' rimasto
) sono nel pieno dello splendore.
Passa il tempo ed il Madagascar, come un malato
che tenta di rialzarsi faticosamente, mostra
le proprie ferite dure a rimarginarsi e spesso
ancora sanguinanti...la poverta' della campagna
e delle zone isolate fanno contrasto con la
citta' che si sta velocemente sviluppando. Il
turismo e' in crescita , soprattutto in alcune
localita' marine ed all'interno del paese i
percorsi "classici" accolgono ora
vari visitatori.
Quando ci si avvicina alla gente del posto bisogna
sapersi accostare al tipo di mentalita' differente
e giostrarsi bene tra varie gelosie e amicizie
interessate e avere la sensibilità di
capire con chi e' possibile creare un rapporto
che abbia radici profonde e reali. E' generalmente
vero che un rapporto tra malgasci non e' lontanamente
paragonabile ad un rapporto malgascio-vazha
ma quando questo accade ripaga di tutto...per
fare cio' ci vuole tempo , voglia di confronto
e di immedesimarsi nelle situazioni di vita
reale del posto. La storia passata, il presente
fatto di una dominazione non piu' politica ma
economica dove sono spesso gli europei a fare
da padroni e in certi casi ad abusare della
loro posizione, hanno creato questa distanza
interiore...anche il turismo che puo' portare
sostegno puo' nel contempo portare al degrado.
La speranza e' che possa crescere in Madagascar
in questi anni un concetto di turismo intelligente
che possa portare ad uno sviluppo coscente e
soprattutto rispettoso cosi' da ridurre le distanze
di cui si parlava prima.
Mi voglio soffermare ora su
un aspetto di costume che si svolge a Nosy Be
, il carnevale con annesso il festival della
musica dell'oceano indiano, detto DONIA e poi
parlare di un bel giro fatto all'arcipelago
delle Mitsio,a nord di Nosy Be.
Carnevale-Donia:
Il Carnevale e' una festa di colore e di sorrisi
e i carri allegorici, con riferimento alla cultura
antica e all'era moderna, portano tra le vie
di Hell Ville anche messaggi di valore sociale
sempre con lo spririto festosso del carnevale...come
puo' essere la lotta contro quello che qui viene
chiamato SIDA ( HIV ) .
Passeggiando tra le strade durante il carnevale
si prova un senso di festa vera, tutti partecipano,
si balla, si canta...ma questo e' solo l'inizio!
Gia', perche' nei giorni successivi al carnevale
si svolge il DONIA, il festival della musica
dell'oceano indiano. In questa manifestazione
gruppi musicali e di ballo del Madagscar, Comore,
Seychelles, Mauritius, Africa e altri ancora
si radunano nel campo sportivo di Hell Ville
e danno luogo alla manifestazione piu' animata
dell'anno di Nosy Be. Il Festival non e' solo
musica e balli ma anche congressi e momenti
di discussione e riflessione su problemi esistenti
e di progetti futuri riguardanti vari aspetti
sociali.
Per andare al festival bisogna recarsi dove
c'e' il vecchio porto e proseguire per la strada
che passa su un ponte senza transenne per poi
arrivare all'ingresso dello stadio....l'entrata
e' unica, cosa strana mi chiedo, con tutta la
gente che c'e'!....il tutto non sembra molto
sicuro. In effetti, poco dopo, parlando con
amici vari, vengo a sapere che all'apertura
dei cancelli, 4 bambini sono rimasti calpestati
sotto la folla ...2 sono morti. Un brivido mi
percorre il corpo pensando a questa gente, che
aspetta questi giorni di festa per lenire le
sofferenze di una vita spesso fatta di stenti
lasciandosi un po andare , possano capitare
cose del genere....un fatto tragico al quale
non e' possibile esserne indifferenti.
Vale veramente la pena andare al Donia perche'
si assiste ad un continuo susseguirsi di gruppi
basati soprattutto sulle percussioni suonate
in maniera straordinaria, elettrizante , per
non parlare delle coreografie fatte di balli
suggestivi, pieni di energia e di passione
Nei giorni del Donia e' come se Nosy Be si fermasse
...non troverete altri locali aperti alla sera
e le attivita' durante la giornata sono semi-bloccate.
I ragazzi aspettano il Donia per divertirsi
e magari spendere quei soldi risparmiati duramente
in molto tempo.....insomma chi piu' chi meno
si diverte e vive questa parentesi di allegria
collettiva.
L'apoteosi e' l'ultima serata, non ci si ferma
fino al mattino seguente, sembra che tutta l'isola
sia riunita in un solo punto e credo che per
un turista sia d'obbligo partecipare al festival
se si soggiorna in tale periodo sull'isola (periodo
nel quale diventa anche difficoltoso trovare
posto in albergo...molta gente arriva anche
dall'interno del madagascar, soprattutto dal
nord ).
L'arcipelago delle Mitsio:
Una escursione molto interessante a Nord di
Nosy Be e' quella verso l'arcipelago delle Mitsio.
Con la barca veloce lo si raggiunge in circa
3 ore, tragitto per il quale vale la pena organizzarsi
per rimanerci almeno 2 o 3 giorni. L'arcipelago
e' formato da una cinquantina tra isole e isolette
parte delle quali non sono del tutto esplorate.
Le isole sono praticamente deserte a parte Grande
Mitsio sulla quale si trovano villaggi di pescatori
; sulle altre isole ( tsarabanjina e Nosy Ankarea
)ci sono invece un paio di resort ; per il resto
si incontrano solo spiagge bellissime formate
da coralli e un mare cristallino stupendo.
Queste escursioni possono essere luogo di incontro
con altre persone ed e' bello, se si instaura
il clima giusto, passare la notte al bivacco
sulla spiaggia....una grigliata di pesce, un
grande fuoco, le stellate mozzafiato e perche'
no, un goccio di buon rhum di Dzamanzary....per
un attimo ci si sente veramente lontani da tutto
e affiorano sensazioni dimenticate.
Eravamo 5 vazha piu' 3 malgasci, uno dei quali
e' una mia vecchia conoscenza. La compagnia
era buona e ci siamo divertiti molto ma voglio
riportare un fatto che mi ha fatto riflettere
su come siano ancora vive certe credenze in
Madagascar:
Mentre un amico malgascio preparava di fronte
a lui tre bicchieri di rhum con zucchero di
canna e limone , dopo aver mescolato per bene,
inspiegabilmente il suo bicchiere e' esploso
improvvisamente...non una rottura causata da
una crepa ma in effetti una vera esplosione.
Il Ragazzo e' rimasto immobile per qualche minuto
senza dire una parola, poi, durante la notte,
mi ha confessato la sua paura per cio' che era
accaduto...era un segno degli antenati! Il ragazzo
giudicava tale segnale nefasto e ha passato
la notte in uno stato di profonda angoscia (
ho cercato di tranquillizzarlo ma e' rimasto
comunque turbato). Al ritorno dalle Mitsio qualcosa
era veramente successo...qualcosa di molto bello
pero': era nato suo figlio!...esattamente negli
stessi minuti nei quali il bicchiere e' esploso.
Un abbraccio spontaneo di felicita' ne ha espresso
tutta la distensione del ragazzo. Devo dire
la verita', anch'io sono rimasto stupito da
questa...coincidenza?!.E' comunque un punto
fondamentale nel rapporto coi malgasci il fatto
di rispettare le loro credenze e i loro fady
(taboo) se si vuole entrare serenemente in rapporto
con loro.
Il fatto riportato prima e' avvenuto a Grande
Mitsio dove abbiamo bivaccato durante la notte.
Su grande Mitsio, quando si va a cercare una
fonte d'acqua per lavarsi per esempio, si passa
attraverso piccolissimi villaggi di pescatori
che vivono nella semplicita' e sebbene le persone
che ci vivono intravedono sporadicamente qualche
turista risultano comunque alquanto isolati.
Qui si acquista dell'ottimo pesce e aragoste
a buoni prezzi....cosi' nostri amici ne anno
acquistato in quantita per poi rivendere il
tutto a nosy Be....i malgasci non lasciamo mai
persa una occasione per arrotondare le entrate...
E' bello fare passeggiate per scoprire gli angoli
di questa isola tra lunghe spiagge, mangrovie
e villaggi autentici.
A Sud Ovest di Grande Mitsio si trova uno spettacolo
unico, le cosidette canne d'organo: formazioni
basaltiche esagonali a starpiombio sul mare.
L'effetto visivo e' quello appunto di un enorme
organo a canne posto nel mare, un enorme strumento
musicale che dirige la grande orchestra dell'arcipelago...il
tutto è molto suggestivo.
L'isola Nosy Ankarea si trova vicino a Grande
Mitsio. Personalmente e' una delle isole che
ho apprezzato di piu' per via delle spiagge
composte da una infinita' di conchigle ( mai
viste di cosi' grandi ) e frammenti di coralli
( molti dei quali purtroppo sono le conseguenze
di Gafilo, il ciclone che ha colpito il madagascar
l'anno scorso ).
Fortuna vuole che siamo arrivati in un periodo
nel quale fioriscono molti fiori e tra le piante
tropicali si ha l'impressione di essere in un
giardino botanico. Dall'alto della cima dell'isola
di puo' assistere ad un panorama splendido dell'arcipelago.
Tornando verso Nosy Be altra tappa da non perdere
e' Tsarabanjina ( bella vista ) che con le sue
spiagge bianchissime separate da rocce vulcaniche
e l'acqua cristallina ricca dipesci tropicali
e' un gioiello dell'arcipelago. In una grotta
c'e' un cimitero dei Sakalava ( le Mitsio furono
luogo di rifugo quando le tribu' dei Sakalava
e Antankarana fuggirono dalle incursioni dei
Merina nel 19° secolo).
Per Andare alle Mitsio si passa a Nord di Nosy
Be costeggiandola ed e' possibile scoprirne
alcuni luoghi bellissimi praticamente esclusi
dal turismo che si concentra da Hell Ville fino
all'Andilana. Fermandosi in questi villaggi
e queste spiagge si respira un'atmosfera malgascia
autentica....
Ho un ricordo bellissimo delle Mitsio.
Altre info sulle Mitsio
alla pagina www.madagasikara.it/nosy
mitsio.htm
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